Oca domestica

Caratteristiche

L’oca domestica discende dall’oca selvatica, meglio nota con il nome di oca cenerina per la colorazione del suo piumaggio. L’addomesticamento delle oche affonda le sue radici nella notte dei tempi. Dai documenti storici emerge, infatti, che le oche erano addomesticate fin dall’antico Egitto per la loro carne e per le uova. Rispetto all’oca selvatica - da cui discende - l’oca domestica ha subito nella fase di addomesticamento un notevole aumento di peso. Le forme sono diventate più tonde e morbide e nella regione del ventre si è formato un deposito di grasso detto “fanone”, utilizzato per cucinare e per la conservazione degli alimenti. L’oca viene allevate principalmente per la carne, il piumino, le uova e il fegato con cui si produce il fois gras. Il successo dell’addomesticamento dell’oca è dovuto soprattutto al fatto che si tratta di un animale poco impegnativo, che non richiede molte cure ed è poco soggetto a malattie. Nel corso dei secoli gli allevatori hanno avviato una severa selezione delle razze per ottenere oche da reddito sempre più produttive. Sono quindi state selezionate nuove razze con caratteristiche somatiche ben definite che prendono il nome principalmente dal paese in cui sono state selezionate. Attualmente si contano circa 100 razze di oche domestiche suddivise in base alla taglia in: piccole, medie o grandi. Le razze più note sono quella Romagnola, la Cignoide, la Shetland, l’oca di Normandia, l’oca di Poitou, la Pilgrim, la Pomerania, l’Alsazia, la Tolosa, l’Embeden e la Bourbonnais. Solitamente ogni razza viene allevata per una produzione ben distinta: ci sono le razze da carne, quella da piume, quella da fegato e quelle da uova.
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Riproduzione

L’oca in natura è monogama, ma, quelle domestiche sono diventate poligame. In cattività occorre calcolare un maschio ogni 3 femmine per essere sicuri della buona riuscita dell’accoppiamento. Le oche non hanno un buon istinto per la cova, quindi, è consigliato far covare le uova da una chioccia. Le oche di piccole dimensioni tendono a deporre un maggior numero di uova rispetto a quelle di grosse dimensioni che sono allevate principalmente per la carne e per il fegato. La stagione degli amori coincide con la primavera. In media la femmina depone quattro uova che vengono covate per un mese. Una volta nati i pulcini vengono accuditi da entrambi i genitori che se ne prendono cura per un anno.

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Alimentazione

oca domestica Le oche domestiche sono diventate onnivore. In natura si nutrono principalmente di erba, piante acquatiche e piccoli molluschi. In cattività si sono adattate a mangiare di tutto e nei casi di allevamenti domestici non è raro che mangino anche gli avanzi del pranzo o della cena dei padroni. In generale la dieta delle oche si basa principalmente sull’erba dei campi. La sera si può aggiungere qualche chicco di grano o di orzo. Importante è anche fornire la giusta razione quotidiana di verdura e frutta. Le oche sono molto ghiotte anche di tuberi e radici. Se sono libere di razzolare si procureranno da sole le proteine animali di cui necessitano andando a caccia di bruchi e insetti. In commercio esistono mangimi appositamente studiati per sopperire alle esigenze nutrizionali delle oche. Si tratta di uccelli molto voraci e già a due mesi dalla nascita il peso corporeo aumenta di circa quaranta volte. Le oche allevate per la produzione di fois gras vengono sottoposte ad una alimentazione appositamente studiata.


Oca domestica: Allevamento

Le oche sono animali relativamente semplici da allevare poiché non hanno bisogno di grandi cure, ma basta fornirgli da mangiare e garantirgli un ricovero sotto cui ripararsi. Le oche vanno allevate in gruppi poiché in natura tendono a vivere in branchi e quindi hanno uno spiccato senso della socialità. In ogni gruppo bisogna sempre prevedere un quarto di esemplari di sesso maschile per favorire la riproduzione. Per allevare un’oca domestica occorre un pascolo di almeno 150 metri quadrati dove poter razzolare e una casetta di circa 4 metri quadrati come rifugio. Il pascolo deve essere circondato da una rete metallica alta almeno mezzo metro per evitare che le oche scappino via. Al momento di acquistare le oche per l’allevamento domestico bisogna avere cura di comprare solo paperi più grandi di due mesi, poiché fino a quella età hanno ancora bisogno di restare con la mamma, altrimenti ci sono buone possibilità che non riescano a sopravvivere. Le oche vivono in media dieci anni. In genere le oche non producono un grande numero di uova eccetto per le razze cosiddette ovaiole, come la padovana o la livornese che arrivano a deporre anche 300 uova in un anno. Le oche, comunque, vengono allevate principalmente per la carne o per la produzione di fois gras. Le oche da fegato non vengono allevate in pascoli all’aperto, ma, in parchetti chiusi dove vengono poste all’ingrasso. In questo caso la loro alimentazione è composta da erba, mais da foraggio, radici e mangimi. Oltre che per scopi alimentari le oche vengono allevate anche per le loro piume e per le pelli conciate. Con le piume vengono confezionati piumoni per il letto, cuscini, giubbotti.


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