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L’areale di distribuzione della coturnice si è ristretto di molto negli ultimi decenni. Attualmente la si può trovare solo sulle Alpi, in Italia, in Turchia, in Grecia e in Asia minore. Si tratta di un uccello di montagna con abitudini stanziali. Una sottospecie vive anche nelle regioni dell’Asia settentrionale. Il suo habitat naturale è costituito dai territori ai limiti della taiga e la tundra. Predilige i territori montani e rocciosi, dove riesce a muoversi con agilità. In estate arriva a spingersi anche sulle vette più alte delle Alpi. In inverno a causa della nave si trasferisce a fondovalle dover riesce a trovare più facilmente da mangiare grazie alla presenza di campi coltivati e pascoli. La coturnice evita, invece, le praterie incolte, i campi ricchi di cespugli e alberi a favore di terreni soleggiati caratterizzati da una vegetazione di tipo erbaceo e da frequenti spuntoni di roccia.
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La stagione degli amori per la coturnice coincide con l’arrivo della primavera. In questa fase le coppie si isolano dal gruppo e vanno alla ricerca di un luogo propizio dove costruire il nido. L’accoppiamento vero e proprio è preceduto da un preciso rituale di corteggiamento da parte del maschio che si esibisce in una danza amorosa per attirare la femmina. La danza, finalizzata a mettere in mostra il piumaggio, è accompagnata da un canto molto intenso e forte. Il canto ha il duplice scopo di attirare la femmina e allontanare altri maschi. Il nido viene costruito in prossimità di cespugli e rupi scoscese, all’interno di cavità naturali che poi vengono imbottite con muschio e piume. La scelta del luogo in cui costruire il nido viene fatta con molta attenzione in modo che sia nascosto da cespugli e vegetazione. Le deposizioni avvengono tra maggio e giugno. La femmina depone in media dodici uova. Le uova di coturnice presentano il guscio giallastro con macchie brune. La cova dura 4 settimane ed è affidata esclusivamente alla femmina, mentre il maschio forma piccoli branchi con altri maschi. I pulcini appena nati sono già autonomi e possono seguire la madre alla ricerca di cibo. Resteranno con la madre fino a ottobre, dopo di che impareranno a volare e si uniranno ad altri adulti formando le cosiddette ‘brigate’ che resteranno insieme tutto l’inverno. La coturnice effettua un’unica covata annua.
La coturnice è una specie tendenzialmente onnivora. Si nutri di piante, bacche, cereali e piccoli insetti. La ricerca del cibo avviene a terra. La coturnice scova il cibo scavando nel terreno con le zampe. Per questa ragione in inverno, quando la neve ricopre le cime rocciose, si sposta a fondovalle per reperire più facilmente da mangiare. Si nutre principalmente di ragni, larve e coleotteri. E’ molto ghiotta di cavallette. Si ciba, infine, di tutti i tipi di arbusti e vegetali propri della flora alpina come germogli, erbe e gemme di rododendri. Si tratta di una specie gregaria. Trascorre gran parte dell’anno in gruppi di circa dieci esemplari che si sciolgono solo in primavera con l’inizio della stagione degli amori, per poi riformarsi in autunno. La coturnice è un animale molto agile e veloce. E’ un ottimo arrampicatore, mentre quando è in volo la sua andatura è leggiadra e veloce. Si tratta di un uccello dalle abitudini prettamente diurne. Trascorre gran parte della giornata alla ricerca di cibo, mentre la sera si riunisce nei dormitori per riposare. Il canto è molto forte e caratteristico e viene utilizzato per delimitare il territorio e per attirare la femmina nel periodo degli amori. Un tempo questo galliforme era oggetto di caccia in quanto la sua carne era considerata molto prelibata. Questi uccelli sono stati allevati fin dall’antichità per i combattimenti essendo una specie molto combattiva e aggressiva. La coturnice è una specie a rischio estinzione. Il suo areale di riproduzione è molto limitato e per questo figura tra le specie protette dalla legge italiana. Tra le principali minacce per la sopravvivenza della specie ci sono la persecuzione da parte dell’uomo, l’inquinamento e la progressiva riduzione degli habitat naturali.
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