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La pavoncella ha un’areale di distribuzione molto ampio. E’ diffusa in gran parte dell’Europa, in Asia e nell’Africa Mediterranea. Trattandosi di un uccello migratore tende a nidificare nell’Europa centrale e orientale, con una particolare predilezione per i Paesi Bassi, mentre si reca a sud e in particolare in Africa e nelle regioni dell’Europa meridionale per svernare, spingendosi in alcuni casi anche fino all’India e alla Cina. Nidifica anche in Russia, nella Penisola Scandinava e a sud nei Balcani e in Turchia. In Italia è di passo e non nidificante e lo si può vedere solo ad ottobre e tra marzo e aprile. Il suo habitat naturale è costituito da pianure, campi coltivati, spazi aperti con terreni umidi. Lo si può trovare principalmente lungo le rive dei fiumi, i laghi, gli estuari, le paludi e le brughiere. Qui la pavoncella può trovare più facilmente da mangiare scavando nel terreno.
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La stagione degli amori per la pavoncella coincide con i mesi primaverili. In questo periodo i maschi della specie corteggiano la femmina esibendosi in voli acrobatici e spettacolari per conquistarla. La parata nuziale comprende anche una sorta di simulazione della costruzione del nido da parte del maschio che in questo modo ne risveglia l’istinto per la procreazione. Si tratta di una specie monogama, il che significa che le coppie una volta formatesi restano insieme fino alla fine della stagione riproduttiva. Il nido viene costruito a terra, scavando una semplice buca nel terreno che poi viene ricoperta con foglie, fieno e radici. Solitamente viene posto nei pressi di corsi d’acqua o campi coltivati. Questo compito è affidato al maschio. In genere vengono scavate diverse buche e poi, la femmina sceglie quella migliore per deporre le uova. La femmina depone in media 4 uova dal guscio marrone chiaro con macchie più scure. Le uova vengono deposte tra marzo e aprile e vengono covate per quattro settimane da entrambi i genitori. Appena nati i piccoli lasciano subito il nido, ma, vengono accuditi dai genitori per circa un mese, trascorso il quale raggiungono la piena indipendenza e assumono il piumaggio definitivo. In questa fase la femmina si occupa di accudire i piccoli, mentre, il maschio di sorvegliare il territorio. I nidiacei sono dotati di un piumaggio mimetico per difendersi dai predatori e quando i genitori lanciano i richiami di pericolo sono capaci di acquattarsi velocemente a terra e scappare. La pavoncella effettua un’unica covata annua.
La pavoncella è un uccello insettivoro. La sua alimentazione è composta principalmente da mosche, ragni, lombrichi, coleotteri e invertebrati. La dieta della pavoncella, comunque, prevede anche alcuni semi di graminacee. La ricerca del cibo avviene a terra, scavando nel terreno e catturando gli insetti con il possente becco. Per queste ragioni la Pavoncella predilige stabilirsi nei pressi di campi coltivati o di terreni umidi, poiché così riesce a procurarsi più facilmente da mangiare. Si tratta di un uccello molto sospettoso e schivo e difficilmente si avvicina all’uomo o si lascia osservare. E’ una specie gregaria, tende a vivere in gruppi molto numerosi soprattutto nei mesi invernali. In volo il suo movimento appare ondulato e veloce. Anche quando si muove sul terreno alla ricerca di cibo ha un’andatura molto spedita. Trascorre gran parte della giornata sul terreno e i gruppi si organizzano con delle sentinelle che fanno la guardia mentre altri membri sono alla ricerca di cibo. In volo le ali larghe producono una sorta di cigolio molto caratteristico, accompagnato a volte da lamenti acuti. Si tratta di una specie migratrice, il che significa che in autunno e in primavera si riunisce in grossi stormi per recarsi in territori dove le condizioni di vita sono più favorevoli.
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