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L’airone cenerino è un volatile originario delle zone temperate dell’Europa, anche se non è raro che si spinga molto a nord fino a raggiungere le coste della Norvegia e il Circolo Polare Artico. Si trova principalmente in Europa, in Africa, nell'Asia occidentale e orientale e in Madagascar. Il suo habitat naturale è costituito dalle pianure, dai boschi di alberi di alto fusto come pioppi e salici, ma, spesso lo si incontra anche oltre i 2000 metri di altezza. In Italia vive principalmente in Pianura Padana, in Lombardia, in Piemonte, in Veneto, in Toscana, lungo tutto il corso del Tevere e in tutte quelle zone dove abbondano risaie e paludi. Predilige le zone umide, caratterizzate dalla presenza di corsi d’acqua dolce poco profondi, cave d’argilla e aree lagunari dove trova abbondanza di pesci che rappresentano la base della sua dieta quotidiana. Non è una specie migratoria quindi tende a vivere per tutta la vita nello stesso posto. Si tratta di un uccello gregario che nidifica in colonie che sono dette garzaie e che vengono usate per anni.
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L’airone cenerino comincia a costruire il nido nel mese di febbraio per deporre le uova intorno alla prima metà di marzo. La femmina prepara il nido con canne e rami secchi che gli vengono offerti dal maschio nel periodo del corteggiamento. Il corteggiamento, infatti, culmina con una suggestiva ‘danza nuziale’ costituita da inchini e inviti e che si conclude con il dono da parte del maschio del primo ramoscello per il nido. In genere vengono deposte circa 5 uova che la femmina e il maschio covano per 25 giorni. Una volta nati i piccoli aironi restano nel nido per due mesi e vengono nutriti dai genitori con prede predigerite da loro. A due mesi sono ormai autonomi e lasciano il nido. Il tasso di mortalità dei pulcini e molto alto e il 70% di essi non raggiunge i sei mesi di vita. Se riescono a sopravvivere, però, possono vivere anche fino a venticinque anni. I nidi vengono costruiti in cima ad alberi alti come salici e pioppi, anche se all'occorrenza può capitare di trovare nidi su canneti o alberi bassi. Nidificano principalmente nelle regioni dell’Europa settentrionale dove spesso le rigide temperature invernali decimano la prole. Nonostante l’alto tasso di mortalità, l’airone cenerino è comunque l’airone più diffuso nell'Europa nord-occidentale.
L’airone cenerino è una specie a forte rischio estinzione. In Italia la sua sopravvivenza è messa in pericolo dal progressivo inquinamento delle acque e dalla distruzione del loro habitat naturale costituito principalmente da boschi con alberi d’alto fusto, risaie, paludi, canneti e aree lacustri. A causa della diffusione della tecnica della coltivazione del riso all'asciutto, infatti, sono quasi scomparsi dalla Pianura Padana, dove nei decenni scorsi vivevano nutrite colonie di aironi cenerini. Altre minacce sono rappresentate dal bracconaggio e dall'abbattimento degli alberi su cui nidificano. Dal 1977 l’airone è entrato a far parte delle specie protette ed è proibito cacciarlo e abbattere alberi utilizzati per la nidificazione. L’airone cenerino, infatti, insieme alla gru e a tutti gli altri uccelli in via di estinzione è protetto dalla legge sulla caccia 157/92. Per proteggerne l’habitat e l’areale di nidificazione, inoltre, sono state istituite la Convenzione di Ramsar e le IBA (Aree importanti per gli uccelli), le ZPS (zone di protezione speciale e i Sic (Siti d’importanza comunitaria) per tutelare la sopravvivenza di questi uccelli in Italia e in Europa.
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