Airone cenerino

Caratteristiche

L’airone cenerino è un grosso uccello appartenente alla famiglia degli Ardeidi, tipico delle regioni del Vecchio Continente. L’airone cenerino conta tre diverse sottospecie: l’Ardea Cinerea cinerea, l’Ardea Cinerea Firasa e l’Ardea Cinerea Jouvi. Gli esemplari adulti possono raggiungere il metro di statura con un’apertura alare di 1,70 metri. Deve il suo nome alla colorazione del piumaggio che è grigio cenere sulla parte superiore e bianco sulla pancia. Gli esemplari adulti presentano anche piume nere sul collo e una sorta di fascia nera che parte dalla parte superiore dell’occhio. Il becco è lungo e appuntito e serve per trafiggere i pesci di cui si ciba. Le zampe sono lunghe e sottili e tendono al marrone. Unitamente al collo lungo e slanciato, zampe e becco conferiscono all'airone un aspetto elegante e fiero. Maschi e femmine sono pressoché uguali ed è impossibile distinguere il sesso dall'aspetto esteriore. Quando volano tengono il collo piegato ad S come tutti gli aironi e il battito d’ali è lento e profondo. Si nutrono principalmente di pesci, rane, bisce, girini e piccoli mammiferi. La tecnica utilizzata per la caccia è molto particolare: l’airone, infatti, cammina lentamente nell'acqua e quando trova il posto giusto, si immobilizza aspettando il momento opportuno per afferrare la preda con il becco appuntito grazie ad un velocissimo movimento del collo. Una volta afferrato il pesce con il becco lo lancia in aria e lo ingoia dalla testa per evitare di ferirsi con le squame.
Airone cenerino

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Habitat naturale

e distribuzione

L’airone cenerino è un volatile originario delle zone temperate dell’Europa, anche se non è raro che si spinga molto a nord fino a raggiungere le coste della Norvegia e il Circolo Polare Artico. Si trova principalmente in Europa, in Africa, nell'Asia occidentale e orientale e in Madagascar. Il suo habitat naturale è costituito dalle pianure, dai boschi di alberi di alto fusto come pioppi e salici, ma, spesso lo si incontra anche oltre i 2000 metri di altezza. In Italia vive principalmente in Pianura Padana, in Lombardia, in Piemonte, in Veneto, in Toscana, lungo tutto il corso del Tevere e in tutte quelle zone dove abbondano risaie e paludi. Predilige le zone umide, caratterizzate dalla presenza di corsi d’acqua dolce poco profondi, cave d’argilla e aree lagunari dove trova abbondanza di pesci che rappresentano la base della sua dieta quotidiana. Non è una specie migratoria quindi tende a vivere per tutta la vita nello stesso posto. Si tratta di un uccello gregario che nidifica in colonie che sono dette garzaie e che vengono usate per anni.

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Riproduzione

Airone cenerino L’airone cenerino comincia a costruire il nido nel mese di febbraio per deporre le uova intorno alla prima metà di marzo. La femmina prepara il nido con canne e rami secchi che gli vengono offerti dal maschio nel periodo del corteggiamento. Il corteggiamento, infatti, culmina con una suggestiva ‘danza nuziale’ costituita da inchini e inviti e che si conclude con il dono da parte del maschio del primo ramoscello per il nido. In genere vengono deposte circa 5 uova che la femmina e il maschio covano per 25 giorni. Una volta nati i piccoli aironi restano nel nido per due mesi e vengono nutriti dai genitori con prede predigerite da loro. A due mesi sono ormai autonomi e lasciano il nido. Il tasso di mortalità dei pulcini e molto alto e il 70% di essi non raggiunge i sei mesi di vita. Se riescono a sopravvivere, però, possono vivere anche fino a venticinque anni. I nidi vengono costruiti in cima ad alberi alti come salici e pioppi, anche se all'occorrenza può capitare di trovare nidi su canneti o alberi bassi. Nidificano principalmente nelle regioni dell’Europa settentrionale dove spesso le rigide temperature invernali decimano la prole. Nonostante l’alto tasso di mortalità, l’airone cenerino è comunque l’airone più diffuso nell'Europa nord-occidentale.


Airone cenerino: Sopravvivenza

della specie

L’airone cenerino è una specie a forte rischio estinzione. In Italia la sua sopravvivenza è messa in pericolo dal progressivo inquinamento delle acque e dalla distruzione del loro habitat naturale costituito principalmente da boschi con alberi d’alto fusto, risaie, paludi, canneti e aree lacustri. A causa della diffusione della tecnica della coltivazione del riso all'asciutto, infatti, sono quasi scomparsi dalla Pianura Padana, dove nei decenni scorsi vivevano nutrite colonie di aironi cenerini. Altre minacce sono rappresentate dal bracconaggio e dall'abbattimento degli alberi su cui nidificano. Dal 1977 l’airone è entrato a far parte delle specie protette ed è proibito cacciarlo e abbattere alberi utilizzati per la nidificazione. L’airone cenerino, infatti, insieme alla gru e a tutti gli altri uccelli in via di estinzione è protetto dalla legge sulla caccia 157/92. Per proteggerne l’habitat e l’areale di nidificazione, inoltre, sono state istituite la Convenzione di Ramsar e le IBA (Aree importanti per gli uccelli), le ZPS (zone di protezione speciale e i Sic (Siti d’importanza comunitaria) per tutelare la sopravvivenza di questi uccelli in Italia e in Europa.



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