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L’areale di diffusione del balestruccio è molto ampio e comprende l’Europa, gran parte dell’Asia (comprese Siberia e Giappone) e le regioni dell’Africa mediterranea. Il suo habitat naturale è costituito principalmente da campi coltivati, campagne e centri abitati. E’ molto diffuso nelle città e nei villaggi dove trova più facilmente da mangiare e riesce a individuare luoghi propizi per la nidificazione. Difficilmente si allontana dai nuclei urbani dove non teme la vicinanza con l'essere umano. Il balestruccio è un uccello migratore, quindi trascorre l’estate nelle regioni Euroasiatiche, mentre in inverno si sposta verso i territori più caldi dell’Africa. In Italia il balestruccio si può incontrare in primavera e in estate. Resta nella penisola fino ad ottobre e poi riparte per lidi meno freddi. Nidifica in gran parte delle regioni italiane.
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La stagione degli amori per il balestruccio coincide con l’arrivo della primavera. Trattandosi di una specie gregaria, anche, nel periodo degli amori le coppie tendono a restare in gruppo e a nidificare in colonie numerose. Il periodo della riproduzione va da marzo a luglio. Il nido viene costruito sotto i cornicioni, le grondaie e i tetti delle case. In alcuni casi possono essere costruiti anche sotto ponti di cemento o all’interno di anfratti rocciosi. I nidi vengono costruiti con piccole sfere di fango che sono tenute insieme con la saliva. I balestrucci impiegano circa 12 giorni per costruire il nido e lo utilizzano per le due covate estive. I nidi sono costruiti vicino a quelli di altre coppie. All’interno sono foderati con fieno e piume. I nidi di balestruccio hanno una forma sferica e vi si accede da un unico ingresso superiore o laterale a differenza di quelli delle rondini che, pur essendo costruiti con il fango, hanno la forma di una coppa aperta. In genere la femmina depone dalle tre alle cinque uova. Le uova di questo uccello presentano il guscio bianchissimo e brillante. La cova è affidata a entrambi i genitori e dura all’incirca due settimane. Le deposizioni avvengono tra i mesi di maggio e giugno. Una volta nati i piccoli sono ciechi e ricoperti da una specie di lanugine. Vengono accuditi e nutriti dai genitori per circa un mese, poi, lasciano il nido.
Il balestruccio è un uccello insettivoro, il che significa che la sua dieta si compone principalmente di insetti. Questo uccelli si nutre quasi esclusivamente di piccoli insetti che vengono catturati in volo. Per riuscire a sopravvivere tende a cacciare più in alto rispetto alle rondini. Il volo del balestruccio è molto alto e ricco di volteggi. Quando si riposa, evita di posarsi sui rami, ma, preferisce fermarsi sui cornicioni, sui fili della corrente o su qualche roccia appuntita. Scende raramente al suolo e quando lo fa è solo per andare a caccia di insetti. Il suo richiamo è molto soffuso e dolce. E’ una specie molto socievole e gregaria e gli esemplari tendono a vivere sempre in gruppo, anche nel periodo della riproduzione, e a spostarsi in grossi stormi. Non ha paura dell’uomo e quindi non è insolito vedere esemplari della specie nelle città e a ridosso dei centri abitati. Si tratta di una specie a rischio estinzione in molti stati e per questo è severamente vietata l’uccisione e il prelievo in natura. E’ vietato anche distruggere i nidi anche se sono stati costruiti nelle grondaie, nei sottotetti o all’interno di balconi. In molte regioni italiane sono state emanate dello ordinanze per vietare la distruzione dei nidi di questi volatili. Tra le principali minacce per la sopravvivenza della specie ci sono l’utilizzo massiccio di insetticidi che limitano di molto la loro possibilità di trovare da mangiare, la progressiva distruzione degli habitat naturali e degli areali di riproduzione. Le costruzioni moderne, infatti, presentano facciate troppo lisce e levigate che offrono ben pochi appigli per la costruzione dei nidi.
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