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Il codirosso è una specie migratrice. In estate è presente in Europa e nelle regioni mediterranee dell’Africa. In inverno, invece, si sposta nelle regioni tropicali del Mar Rosso, arrivando fino ai laghi africani. Il suo areale comprende tutte le regioni europee, compresa la Scandinavia, l’Asia Settentrionale, la Siberia e l’Africa Mediterranea, dal Marocco fino all'Algeria. In Italia si può trovare nelle regioni del centro e del nord, in particolare nel Veneto, nella Toscana, in Lombardia e in Emilia Romagna. Il suo habitat naturale è costituito da boschi misti, boschi di latifoglie, zone ai margini delle foreste, giardini e parchi pubblici. Fondamentale per il codirosso è che l’habitat presenti alberi ricchi di cavità, dove poter nidificare. Predilige gli ambienti aperti, con vegetazione non troppo fitta, come campi coltivati e brughiere. Pur essendo una specie schiva e diffidente, si trova bene anche nei centri abitati, dove non è raro incontrarlo.
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Il codirosso è una specie monogama, il che significa che le coppie una volta formatesi restano insieme per tutto il periodo della riproduzione. La femmina costruisce il nido all'interno di cavità naturali negli alberi o nelle rocce utilizzando radici, muschio, erba secca e piume. Il nido presenta una caratteristica forma a coppa e al suo interno vengono deposte in media 5 o 6 uova. Le uova di codirosso sono blu e vengono covate per circa due settimane solo dalla femmina. Appena nati, i piccoli sono nutriti e accuditi da entrambi i genitori per le prime due settimane con insetti, vermi e lumache. La stagione degli amori per il codirosso coincide con la primavera e le prime deposizioni si verificano già nel mese di maggio. Difficilmente la femmina deporrà una seconda covata nell'arco della stessa stagione riproduttiva.
Il codirosso è una specie insettivora, il che significa che la sua alimentazione si basa essenzialmente sugli insetti. Si nutre prevalentemente di invertebrati come lumache, vermi, coleotteri e ragni. La sua dieta comunque subisce delle variazioni con il variare delle stagioni e della disponibilità di cibo. Nei mesi autunnali e invernali si nutre anche di bacche e piccoli frutti. Le prede vengono avvistate dall'alto e catturate con voli in picchiata. Generalmente il codirosso si apposta sui rami bassi degli alberi e attende di avvistare una possibile preda. Una volta catturata, ritorna sul ramo e attende ancora. Il verso del codirosso è costituito da un ‘tic’ ripetuto e persistente emesso dal maschio per delimitare il suo territorio. Il canto, invece, è melodioso e ricco di note rullanti. Il codirosso è un uccello schivo e solitario. Trascorre la sua giornata accovacciato sui rami degli alberi, sui tetti delle case o sui pali elettrici in attesa delle prede. La migrazione avviene in momenti diversi, con i maschi che partono prima e vengono raggiunti dalle femmine qualche giorno più tardi. Essendo una specie territoriale tende a cantare in continuazione per tenere lontani gli altri maschi dal suo territorio. Quando è spaventato o nervoso, agita la coda e assume la cosiddetta posizione dell’inchino. In Europa la specie è a grave rischio estinzione e per questo figura tra le specie tutelate alla Convenzione di Berna e per le quali è vietata la caccia e il prelievo in natura. La detenzione in cattività è consentita solo per gli esemplari nati in cattività. Le cause della scomparsa dei codirossi è da ricercarsi principalmente nelle progressiva distruzione degli habitat naturali e di nidificazione, dovuta al disboscamento selvaggio in Europa e alla desertificazione delle aree di svernamento in Africa. L’uso massiccio di pesticidi, infine, ha ridotto di molto la disponibilità di cibo.
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