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Il frosone è un passeriforme tipico della zona paleartica. Il suo areale di distribuzione comprende l’Europa, gran parte dell’Asia e tutta l’Africa Mediterranea. In Europa è diffuso dalla penisola iberica fino alla Scandinavia. Non è presente in Scozia, Irlanda e Islanda. In Asia si può trovare sia nei territori del centro come il Kazakistan e l’Afghanistan, sia in quelli orientali come la Corea, il Giappone e la Cina. In Italia questo passeriforme si stabilisce principalmente nelle regioni settentrionali e lungo l’arco alpino. Lo si può trovare a sud sono durante l’inverno. Il suo habitat naturale è costituito principalmente da boschi di caducifoglie, frutteti e cespugli dove poter reperire i semi e i frutti di cui si nutre. Fondamentale è la presenza di uno specchio d’acqua dove potersi abbeverare. Durante l’estate lo si può trovare facilmente anche nelle faggete e nei boschi di querce, olmi e aceri. In autunno, invece, si sposta in boschi caratterizzata dalla presenza di alberi da frutto come susini e ciliegi. Non è raro avvistarlo anche in parchi e giardini pubblici. Trattandosi di un uccello migratore in inverno tende a migrare nelle regioni più a sud del suo areale di distribuzione.
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La stagione degli amori per il frosone inizia ad aprile e si protrae fino all’inizio dell’estate. In genere effettuano una covata l’anno. Nella stagione della riproduzione il frosone diventa un uccello territoriale e il maschio tende a difendere il proprio territorio dalla presenza di eventuali intrusi. L’accoppiamento vero e proprio è preceduto da un preciso rituale di accoppiamento fatto di inseguimenti e piccole zuffe con la femmina che inizialmente reagisce scacciando il maschio. Quando la femmina diventa più mansueta il maschio si avvicina e compie un inchino per mostrarle la banda nucale grigia. Il nido viene costruito dalla femmina, ma, l’ubicazione è decisa dal maschio. Il nido, a forma di coppa, è costruito con rametti, steli d’erba, muschi e licheni intrecciati. L’interno viene foderato con delle piume per renderlo più morbido e confortevole. I frosoni collocano il nido sui rami più alti degli alberi ben nascosti dalle foglie. La femmina depone dalle quattro alle sette uova dal guscio grigio punteggiato di nero. Vengono covate per due settimane solo dalla femmina, mentre il maschio ha il compito di procurare il cibo e proteggere il territorio. Appena nati i pulcino sono ciechi e ricoperti di una sorta di lanugine bianca. Dipendono in tutto dai genitori che li nutrono con larve e insetti. Lasciano il nido dopo circa un mese.
Il frosone è una specie granivora, la sua dieta quotidiana è composta principalmente da semi e granaglie che apre grazie al becco possente per nutrirsi dei frutti presenti all’interno. E’ molto ghiotto dei semi di ciliegio e degli spacca sassi. La sua dieta comprende principalmente pinoli, sorbi, gemme, bacche e frutta. Nella stagione degli amori si nutre anche di insetti e larve che cattura in volo o scavando nel terreno. In generale la sua dieta dipende dalla stagione e dal posto in cui risiede. In inverno, quando il cibo scarseggia, tendono a formare gruppetti in corrispondenza delle principali fonti di cibo. Il frosone è un uccello molto schivo e sospettoso e difficilmente si lascia osservare.Tende a restare sempre nascosto nella vegetazione fitta e a muoversi senza fare rumore E’ una specie solitaria e vive in coppia solo durante la stagione della riproduzione. Scende raramente al suolo e solo per abbeverarsi e per cercare qualche seme. A terra si muove saltellando mentre il volo è molto veloce e rettilineo. Il verso è caratterizzato da note metalliche e ripetute.
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