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I passeri si dividono in diverse specie. Le più importanti sono il Passero domestico, che è il più diffuso in Europa, la Passera Spagnola nota anche come Passera Sarda; il Passero del Mar Morto, il Passero Swahili, il Passero Mattugio e il Passero Italiano. A queste specie si aggiungono tutte quelle appartenenti alla famiglia dei passeri africani e asiatici, ovvero, il Passero della Giungla di Sind, il Passero Somalo, il Passero Domestico di Pegu, il Passero Rossiccio del Kenya, il Passero del Kordofan, il Passero del Capo, il Passero del Deserto e il Passero Dorato Arabico. Sono da segnalare, inoltre, la Passera di Capo Verde, il Passero Maggiore, la Passera rossiccia di Shelley, il Passero dal becco rosso, il Passero testa grigia, il Passero dorato e il Passero castano. L’Italia è attualmente l’unico paese europeo che ospita sul proprio territorio quattro specie diverse di passeri: la Passera d’Italia che è la più comune e si trova quasi in tutte le regioni; la Passera Sarda che vive nelle isole maggiori; la Passera Europea che, invece, si trova nelle regioni della fascia alpina e la Passera mattugia che vive per lo più nelle zone rurali e di campagna. Il passero italiano è considerato un ibrido tra il passero domestico e la passera sarda e quindi presenta caratteristiche in comune con entrambe le specie. Le femmine di questi esemplari sono grigiastre sulla pancia e brune sul dorso che è attraversato da una striscia scura. Il maschio, invece, si distingue perché ha la testa rossiccia e le guance bianche con una macchia nera sulla gola. Gli esemplari di questa specie si trovano oltre che in Italia anche in Francia e in Svizzera.
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I passeri vivono generalmente in Europa, nelle regioni mediterranee e in Asia. Solo nel secolo scorso sono stati introdotti anche in America e in Australia. La loro ampia diffusione è dovuta soprattutto alla loro grande capacità di adattamento ad ambienti diversi e alla loro familiarità con l’essere umano. L'habitat naturale dei passeri, infatti, è costituito sia da nuclei urbani, da campagne coltivate e da zone abitate dall’uomo. In questi ambienti, infatti, i passeri possono trovare sempre riserve di cibo per la propria sopravvivenza. I passeri hanno colonizzato gli ambienti più disparati e si trovano spesso anche in giardini, strade e campi incolti. In generale comunque evitano le zone chiuse e caratterizzate da una fitta boscaglia e alcune specie come il passero solitario preferiscono vivere in zone desertiche e rocciose. La Passera Europea, infine, si trova solo nei paesi transalpini e in Valle d’Aosta.Si tratta di un passeriforme stanziale che difficilmente si allontana dal posto in cui è nato. Gli spostamenti, quando si verificano, sono legati sempre alla ricerca di cibo e acqua con l’abbandono di campi aridi per altri più fertili.
La stagione degli amori per i passeri coincide con la primavera. La femmina depone dalle quattro alle otto uova tre volte all’anno e la cova dura circa quindici giorni. I piccoli lasciano il nido dopo due settimane e vengono accuditi e svezzati da entrambi i genitori. Spiccano il volo dopo circa diciotto giorni di vita. I passeri sono dediti alla poliandria e alla poligamia con i maschi e le femmine che si accoppiano con più partner nel periodo della riproduzione. L’accoppiamento vero e proprio viene preceduto da una fase di corteggiamento con il maschio che saltella attorno alla femmina, allarga le ali e cinguetta per conquistarla. La preparazione del nido è affidata al maschio che, nel periodo della riproduzione, prepara più nidi diversi dove attirare le femmine. I nidi vengono costruiti sotto tegole, in buchi negli edifici o sugli alberi e vengono imbottiti con la paglia e con le piume degli altri uccelli. I nidi sono di forma sferica e sono realizzati intrecciando stecchi, paglia e fieno. Vengono foderati con lana e piume. Di solito il passero sceglie sempre luoghi riparati come tetti, grondaie e buchi nei muri e solo raramente li costruisce all’aperto. I nidi dei passeri hanno sempre l’entrata laterale.
La cattura e l’allevamento dei passeri sono vietati dalla legge italiana che prevede la detenzione di questi uccelli in casa solo in caso di pronto soccorso. Se si soccorre un passerotto, infatti, bisognerebbe poi rimetterlo subito in libertà una volta guarito. I passeri, comunque, sono uccelli stanziali e abitudinari e per questo si prestano bene ad essere allevati in casa. Spesso sono loro stessi che si avvicinano alle abitazioni alla ricerca di cibo o per riposarsi tra un volo e l’altro. In alcuni casi l’affiatamento con il padrone e tale che non è necessario neanche utilizzare la gabbietta. In generale, comunque, se si vuole tenere un passerotto in casa, bisogna allestire una gabbia grande abbastanza da riuscire a contenerlo comodamente. All’interno della gabbietta non dovranno mai mancare alcuni accessori ritenuti indispensabili come i posatoi, le mangiatoie e i beverini. I posatoi devono avere circonferenze diverse per aiutare l’animale a fare ginnastica per le zampe e devono essere posti ad una cerca distanza gli uni dagli altri per consentire il volo. La mangiatoia può essere sia interna che esterna e i beverini devono essere sempre riempiti con acqua fresca e pulita. La gabbia e tutti gli accessori al suo interno devono essere lavati e disinfettati almeno una volta a settimana. L’igiene della gabbia è fondamentale per mantenere in buona salute il nostro passerotto ed evitare che contragga infezioni. Per mantenere sempre la gabbia pulita bisogna foderare il fondo con carta da giornale o carta assorbente in modo da poterla cambiare tutte le mattine in modo semplice e veloce. All’interno della gabbia, inoltre, bisogna prevedere anche un po’ di sabbia, poiché i passeri sono animali molto puliti e hanno l’abitudine di fare bagni di terra per pulire le piume. Essendo animali abitudinari, i passerotti identificheranno la loro gabbietta come la loro casa e vi faranno sempre ritorno per questo non è necessario tenere sempre chiuso lo sportellino della gabbietta, ma, si può anche far uscire i passerotti per farli svolazzare per la casa o nel giardino.
Negli ultimi decenni la popolazione mondiale dei passeri si è dimezzata. Un dato allarmante che ha portato nei primi anni ’90 ad includere questi piccoli uccellini nell’elenco delle specie aviarie protette. I passerotti non possono essere allevati in casa, ma la LIPU fornisce una serie di consigli utili a favorire e preservare la sopravvivenza dei passeri in natura come, ad esempio fornire loro del cibo e un rifugio nei mesi più freddi posizionando una mangiatoia con semi e grano sul davanzale della propria finestra. Si può costruire un riparo per uccelli nel giardino o sul terrazzo dove possano rifugiarsi dal freddo o, se si ha un giardino, piantare alberi alti come betulla e sambuco, in cui possano trovare un rifugio naturale. E' utile anche allestire dei nidi artificiali a casetta o a tronchetto nei mesi primaverili dove le femmine possano deporre le uova, favorendo così la riproduzione della specie. I nidi devono essere alti almeno tre metri con un foro d’ingresso di almeno 2,2 centimetri.I passeri sono uccelli essenzialmente granivori, il che significa che si nutrono principalmente di piccoli semi e di cereali. Non disdegnano, però, di nutrirsi anche di piccoli insetti e di briciole di pane. In agricoltura sono considerati molto utili poiché si nutrono dei parassiti nocivi per le piante. In cattività l’alimentazione di questi uccelli non presenta grosse difficoltà poiché una volta svezzati dai genitori mangiano quasi tutto. Alla miscela di semi abituali, però, è consigliato aggiungere anche altri alimenti come il grano, il riso, i cereali, le mandole e le noci e i biscotti e briciole di pane. I negozi specializzati vendono anche apposite preparazioni per pastoni secchi a cui poi si possono abbinare alimenti vitaminici come frutta fresca. I tipi di frutta consigliati sono le mele, le pere e le albicocche. Di tanto in tanto, specie nel periodo della riproduzione può essere utile somministrare ai passeri un pastone a base di uovo e pane bagnato per fornirgli l’apporto proteico necessario per l’accoppiamento e per la deposizione delle uova. E' fondamentale garantire ai passerotti acqua fresca e pulita.
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