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La pernice bianca ha un’areale di distribuzione molto ampio. Vive principalmente nella zona artica e subartica dell’Europa, dell’Asia e dell’America del nord, spingendosi fino ai limiti estremi della Groenlandia. Popolazioni isolate vivono anche sulle Alpi, sugli Urali, nell’Altai e in Giappone. Non scende mai al di sotto dei 2500 metri di altitudine. In Italia si può trovare solo sulle cime più alte delle Alpi. Il suo habitat naturale è costituito principalmente da praterie alpine, pietraie, costoni rocciosi e vallate montane. In estate si sposta nei versanti più freschi, mentre in inverno predilige quelli esposti a sud dove la neve è meno spessa e la ricerca del cibo è meno faticosa.
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La stagione degli amori per la pernice bianca coincide con l’arrivo della primavera e lo scioglimento delle prime nevi. In questo periodo i maschi individuano il loro territorio di riproduzione e lo difendono dall’invasione di altri maschi. Come le altre specie della famiglia, anche i maschi della pernice bianca cantano per difendere il territorio e per attirare le femmine. Si tratta di una specie monogama, il che significa che le coppie, una volta formatesi, restano insieme per tutta la stagione riproduttiva. L’accoppiamento vero e proprio è preceduto da un complesso rituale di corteggiamento costituito da volteggi, e voli acrobatici. La cova delle uova e la cura della prole è affidata esclusivamente alla femmina che costruisce il nido sul terreno. Le buche vengono scavate in prossimità di rocce e alberi, ben nascoste dalla vista di eventuali predatori. In media la femmina depone dalle 6 alle 8 uova. Le uova di pernice bianca hanno il guscio color ocra e sono fittamente punteggiate di nero. La cova dura in media tre settimane. In questa fase il maschio ha la responsabilità di difendere il nido dall’arrivo di eventuali predatori. Lascia la famiglia dopo la nascita dei piccoli. I pulcini appena nati sono già capaci di seguire la madre ala ricerca del cibo e hanno un accrescimento molto rapido.
La pernice bianca da adulta è prettamente vegetariana. I nidiacei vengono nutriti con insetti, larve e lombrichi nelle primissime settimane di vita. La dieta della pernice bianca è composta essenzialmente da vegetali: foglie, fiori, gemme, bacche, germogli e arbusti. Tutto ciò che riescono a trovare in un ambiente ospitale quale è quello in cui vivono. In inverno, quando la neve rende difficile la ricerca del cibo, cercano di nutrirsi sono di cibi molto ricchi di zuccheri e proteine che raccolgono nei punti il cui la coltre di neve è meno dura. Nei mesi invernali si nutrono anche delle cosiddette ‘pulci della neve’, piccoli parassiti molto ricchi di proteine. Si tratta di una specie gregaria che vive in grossi stormi per gran parte dell’anno, salvo isolarsi nel periodo degli amori. In questa fase si può sentire il maschio cantare. Il verso della pernice bianca è una sorta di grido rauco e può essere udito in primavera alle prime luci dell’alba. La pernice bianca è una specie terricola, trascorre gran parte della sua giornata a terra alla ricerca di cibo. Si tratta di una specie considerata a rischio. Le principali minacce per la sopravvivenza della specie sono da individuarsi nel disboscamento e negli incedi che distruggono gradualmente tutti gli habitat naturali della specie. Un’altra minaccia è rappresentata dalla caccia da parte dell’uomo.
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