Tordo bottaccio

Caratteristiche

Il tordo bottaccio è un piccolo volatile appartenente alla famiglia dei Turdidi. E’ un uccello di dimensioni ridotte poichè arriva a misurare appena ventidue centimetri, per un totale di circa 75 grammi di peso. La colorazione del piumaggio è uniforme, marrone chiaro sulla coda e sul dorso. I fianchi e il petto, invece, sono chiari con puntini neri. La parte sotto l'ala è color camoscio. Il becco è robusto e la coda è quadrata e di media lunghezza. Il maschio e la femmina sono praticamente identici, di conseguenza risulta molto difficile distinguerne il sesso. Il tordo bottaccio emette un verso molto particolare e melodioso detto ‘zizzo’, decantato fin dall'antichità dai poeti latini. La particolarità del canto lo distingue dal tordo sassello, il cui verso, invece, è più secco e metallico. In volo è veloce e ha un andamento sussultante, mentre sul terreno si sposta saltellando agilmente. Spesso il tordo bottaccio rischia di essere confuso con altre razze appartenenti al suo stesso genere come il Cesena, la Tordela e il Sassello. Si distingue dai primi due per le dimensioni più ridotte e per la colorazione più uniforme delle parti superiori del corpo. Si differenzia dal tordo sassello, infine, per l’assenza di zone fulve sui fianchi. La sua alimentazione è costituita principalmente da bacche, semi, olive, corbezzoli, uva e sorbe. Di tanto in tanto integra la sua dieta quotidiana con qualche insetto. E’ molto ghiotto di lumache che mangia dopo averle lanciate contro qualche pietra per rompere il guscio. Si tratta di un uccello migratore a breve raggio che tende a viaggiare soprattutto di notte, in piccoli gruppi, mentre, durante il giorno si dedica al riposo e a procurarsi da mangiare. Essendo una specie arboricola trascorre gran parte della sua giornata appollaiato sugli alberi. Non ama stare in gruppo e vive principalmente in coppia.
Tordo bottaccio

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Habitat naturale

e distribuzione

Il tordo bottaccio è un uccello tipico delle regioni europee. Nel periodo estivo si trova in Francia, in Germania, nei Paesi Scandinavi, nel Regno Unito, in Russia e sulle Alpi italiane. In inverno sverna nelle regioni meridionali e in quelle del bacino del Mediterraneo come la Spagna, la Grecia, la Croazia e l’Africa settentrionale. In Italia lo si può avvistare da ottobre a marzo, in particolare nelle zone collinari del centro e del sud della penisola. Nidifica principalmente nelle foreste di abete rosso, nei boschi di conifere e di latifoglie. Il suo habitat naturale è costituito da boschi, giardini e foreste. Non ama le regioni aride e povere di vegetazione dove faticherebbe a trovare da mangiare. In Italia nidifica sulle Alpi e su tutta la dorsale appenninica fino alla Calabria. Si può trovare con frequenza nei boschi, nelle aree coperte a macchia mediterranea e soprattutto negli uliveti e nei vigneti, dove può procurarsi più facilmente da mangiare. Non disdegna neanche di frequentare giardini pubblici e parchi e non rifugge davanti alla presenza umana.

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Riproduzione

tordo bottaccio Il tordo bottaccio è una specie monogama. Una volta formatesi, le coppie restano insieme per tutta la vita. I nidi vengono costruiti dalla femmina sui rami degli alberi o in cima a qualche cespuglio, non troppo lontani dal suolo, ma, riparati dalla vista di eventuali predatori. Per la costruzione del nido la femmina preferisce i boschi umidi ricchi di ontani e frassini e vicini a un corso d’acqua. In città può costruire il nido anche sotto i tetti degli edifici. Viene costruito con ramoscelli, licheni e muschio che sono tenuti insieme con il fango. La stagione degli amori coincide con l’arrivo della primavera e la deposizione delle uova inizia ad aprile, ma, può proseguire fino ad agosto. Si possono avere due nidiate, la prima in aprile e la seconda in giugno. Ogni femmina depone all'incirca quattro o cinque uova, azzurre e leggermente punteggiate, che vengono covate per due settimane. Durante la cova la femmina non viene aiutata dal maschio ed è costretta ad abbandonare il nido per procurarsi da mangiare. Appena nati, i pulcini dipendono in tutto dai genitori che li nutrono e li proteggono. Lasciano il nido dopo due settimane. Durante il periodo degli amori il maschio si produce in una caratteristica parata nuziale che prevede una sorta di balletto sul terreno con cui il maschio, dopo aver gonfiato le piume del petto si lancia verso la femmina.


Tordo bottaccio: Conservazione

Il tordo bottaccio non rappresenta una specie a rischio estinzione quindi è tra le specie per cui è consentita la caccia. Il suo areale è molto ampio e ben si adatta a habitat e ambienti diversi. Riesce a nidificare in città oltre che nel suo ambiente naturale riuscendo a mantenere un’alta percentuale riproduttiva. L’unica minaccia per la sopravvivenza della specie può essere rappresentata dall’attività venatoria che deve essere strettamente regolamentata e controllata. Il controllo sulla caccia va poi affiancato a un attento e continuo monitoraggio dell’attività nidificatrice. Il tordo bottaccio purtroppo è tra le specie preferite dai cacciatori che si appostano nei boschi per riuscire a stanarlo.



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