Le vaccinazioni nel cucciolo di cane

Le vaccinazioni nel cucciolo di cane

I cuccioli di cane, quando vengono correttamente allattati dalla madre nei primi giorni di vita, ricevono da essa i principali anticorpi che li proteggono dalle malattie infettive (tramite il “colostro”, parte di latte materno che contiene gli anticorpi). Col passare dei giorni e con l’interruzione dell’allattamento, questa immunità diminuisce e diventa quindi importante vaccinare il cucciolo. L’età per incominciare a vaccinare il cucciolo è compresa tra i 42 e i 56 giorni, cioè tra le 6 e le 8 settimane; quindi quando acquistiamo un cane da un allevamento potrebbe darsi che questo abbia già ricevuto le prime vaccinazioni. Oltre ad accertarci dal venditore delle vaccinazioni fatte al cucciolo è sempre opportuno portarlo dal Medico Veterinario per una visita e per terminare le vaccinazioni che esso riterrà corretto eseguire. E’ importante sapere che le vaccinazioni alle quali il cane viene sottoposto vanno registrate su un apposito libretto. Questo libretto riporta data di somministrazione e dettagli del vaccino e si può considerare come una specie di libretto sanitario per i cani. Oltre ad essere un registro che dimostra tutte le vaccinazioni eseguite, può essere richiesto per un eventuale ammissione ad una pensione per cani oppure nel caso il cane debba uscire dall’Italia.

Le prime malattie contro le quali solitamente si inizia a vaccinare il cucciolo sono la Parvovirosi, il Cimurro, la Leptospirosi, l’Epatite infettiva e la Parainfluenza (o Laringotracheite infettiva). Tra i 42 e i 56 giorni si inizia il vaccino e dopo 20-30 giorni si fa il richiamo. Il secondo richiamo viene fatto dopo un mese dopodiché i richiami sono annuali.

foto veterinaria

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Malattie

Cimurro; malattia ad elevato contagio che può portare alla morte l’animale.Il periodo di incubazione è molto lungo (generalmente tre settimane) e quindi quando si manifestano i primi sintomi dell’infezione è già troppo tardi per vaccinare. Se il cane sopravvive all’infezione facilmente riporta poi dei danni permanenti a livello neurologico.

Parvovirosi o gastroenterite canina; malattia diffusa a livello mondiale e molto pericolosa. Provoca una grave enterite emorragica con febbre, anoressia e vomito nell’animale.

Leptospirosi; malattia infettiva che si trasmette da animale malato a sano o tramite l’ingestione di materiale contaminato. L’agente di diffusione sono soprattutto i roditori (eliminano le Leptospire con le urine).

Parainfluenza; detta anche “tosse dei canili”, è una malattia respiratoria molto contagiosa e diffusa in canili, pensioni, allevamenti. Il cane affetto da questa malattia manifesta una tosse secca che può durare anche diverse settimane

La rabbia

La vaccinazione per la rabbia si può fare dal terzo mese di vita ed è obbligatoria solo in certe regioni e se si vuole portare il cane all’estero. E’ una malattia virale che può essere trasmessa all’uomo attraverso il morso e per contatto di una ferita con la saliva o con l’urina di un animale infetto.


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Accorgimenti

Va aggiunto che fino al termine del ciclo di vaccinazioni è sempre meglio evitare di lavare i cuccioli, evitare i contatti con altri cani che non siano stati vaccinati, evitare che il cane resti esposto a freddo o intemperie e infine evitare che il cane stia in luoghi a cui possono accedere anche soggetti non vaccinati.


Sverminazione

Un altro intervento che si può fare per salvaguardare la salute del nostro cucciolo è la sverminazione. I cucciolo sono molto esposti alla verminosi. Possono esserne infestati ingerendo uova di parassiti attaccati ai capezzoli o al pelo della madre ma possono anche averli assunti durante lo sviluppo pre-parto all’interno della madre. Le principali conseguenze delle verminosi si hanno sull’accrescimento, che può essere seriamente compromesso, oltre che sulla salute e sulla vita dei cuccioli. E’ consigliabile quindi somministrare tempestivamente opportuni vermifughi che andranno poi ripetuti periodicamente durante la vita del cane. Infatti i parassiti sono sempre presenti nell’ambiente e si possono presentare anche in cani adulti. Inoltre va detto che alcuni parassiti sono anche trasmissibili alla specie umana.

Come si somministra il vermifugo

A dodici-quindici giorni dalla nascita si somministra la prima dose di vermifugo. Poi quando il cucciolo ha tre settimane può essere utile fare un’iniezione sottocutanea (dal veterinario). Il cucciolo riceverà ancora il trattamento all’età di due mesi per poi prendere una dose al mese fino all’ottavo mese di età. Successivamente il trattamento viene consigliato una volta all’anno come prevenzione.

Infine va sempre ricordato che una cura contro i vermi ha esclusivamente un effetto temporaneo poiché uccide i vermi temporaneamente presenti nell’organismo ma non previene le possibili infestazioni successive.


Vaccinazioni cani

cane dal veterinario Controllare lo stato delle vaccinazioni del cane è semplice se viene acquistato da cucciolo presso un allevamento, ma cosa bisogna fare se il cane è un randagio e non siamo a conoscenza della sua situazione vaccinale? Se il cane non è stato vaccinato da cucciolo, o comunque non si possiedono i mezzi per saperlo, è buona norma praticare le stesse vaccinazioni. In ogni caso, un vaccino in più non è rischioso per il cane, anzi è preferibile al rischio di contrarre una malattia infettiva grave. Il ciclo è identico a quello del cucciolo, cambiano solo le tempistiche. Dovremo quindi procedere con il primo ciclo di vaccini contro la Parvovirosi, il cimurro, l’epatite infettiva, la Leptospirosi e la parainfluenza, quest'ultima solo se ritenuto necessario dal veterinario. Dopo 3 settimane il cane subirà il primo richiamo dei vaccini, a cui è possible che venga aggiunto anche quello per la rabbia se ritenuto necessario. E' previsto il richiamo annuale per il vaccino contro la Leptospirosi e la rabbia, triennale per quello contro la Parvovirosi, il cimurro e l’epatite infettiva. Bisogna poi prestare particolare attenzione nel caso in cui il cane provenga dall'estero o da zone considerate a rischio per particolari malattie. In questo caso, il veterinario potrà ritenere necessario procedere con altre vaccinazioni oltre a quelle classiche.




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