Uccelli esotici

La definizione di uccelli esotici può risultare fuorviante, e necessita di una spiegazione: sulle prime, infatti, potrebbe portarci alla mente immagini di uccelli inusuali e variopinti, rari da trovare in Italia, ancor più nelle nostre case. Invece, uccelli esotici sono anche, ad esempio, i canarini e i pappagalli.

Questo perché il termine esotico, nell’ambito della fauna, fa riferimento non solo alle specie non autoctone dell’Italia, ma anche agli animali che non rientrano nelle classiche specie ‘da compagnia’ (per cui si considerano esotici anche i furetti, le cavie, i conigli).

Tra gli uccelli esotici più particolari ricordiamo comunque il Diamante di Gould, il Cacatua Rosa, il Passero del Giappone, il Kakariki, il Diamante Codalunga, il Diamante Mandarino, e così via.Negli ultimi anni è aumentato il numero di uccelli esotici presenti nelle nostre abitazioni, ... continua


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      Si tenga presente che molti di questi uccelli potrebbero essere non adatti alla vita in cattività. Ad ogni modo, una volta presi, è nostro preciso dovere occuparci delle loro particolari esigenze: i veterinari registrano ogni anno tantissime morti di animali esotici, dovute a una cattiva gestione o a un’alimentazione scorretta.

      Ai possessori di animali esotici è caldamente consigliato il sito della AAE (Associazione Animali Esotici), in cui è possibile trovare informazioni o chiedere consigli sulla gestione dei nostri compagni.Non esistono norme generali per l’alimentazione degli uccelli esotici: questo perché si tratta di una definizione tanto vasta da comprendere sia specie insettivore che granivore.

      Le specie granivore sono le più gestibili: è sufficiente acquistare per loro l’apposito mangime.

      Più complessa (e poco adatta ai deboli di stomaco) invece l’alimentazione degli insettivori: esiste anche per loro un mangime apposito, ma è comunque bene integrarlo con del cibo fresco come larve, tarme, lombrichi.

      Sia granivori che insettivori necessitano poi di una dose quotidiana di acqua pulita nel beverino (ed eventualmente nella vasca per il bagnetto), e ad entrambi è possibile dare pezzetti di frutta fresca.

      Assicuriamoci infine che la gabbia sia sufficientemente spaziosa, e foderiamone il fondo con sabbia e segatura: sarà così più semplice pulirla dagli escrementi (gli insettivori in particolare, mangiando più cibo fresco, producono feci particolarmente liquide). La pulizia andrebbe fatta almeno una volta a settimana.