Chi è l’allevatore di cani? L’allevatore, quello serio, è innanzitutto un appassionato di cani. Ama il suo lavoro, ama gli animali che tratta ed è riamato da loro. Gestisce strutture specifiche (gli allevamenti, appunto) in cui si occupa di selezionare gli esemplari di una determinata razza. Selezionarli vuol dire non solo scegliere gli incroci adatti allo scopo di mantenere lo standard estetico (cioè la lunghezza e il colore del pelo, la forma dello stop, il colore degli occhi, la corporatura eccetera), ma anche scegliere gli esemplari da far accoppiare in modo da ridurre al minimo il rischio di patologie genetiche. In tal modo i cuccioli che nascono saranno animali belli e sani, e, al momento in cui il cliente li acquista (non prima dei 60 giorni d’età) avranno già all’attivo la sverminazione, diverse vaccinazioni, e avranno ottime probabilità di crescere sani e psicologicamente equilibrati. L’allevatore si preoccupa infatti non solo della salute fisica dei suoi cani, ma anche di quella psicologica, e ha cura quindi di accudire le fattrici e le cucciolate, di far giocare gli animali e farli socializzare sia tra loro che con l’uomo; quello della socializzazione è uno step importantissimo nella vita di un cane. Ovviamente, tutta questa dedizione ha un prezzo, ed è principalmente questo che paghiamo, quando andiamo a sborsare anche migliaia di euro per un cane d’allevamento. Per evitare di incappare in brutte sorprese, rivolgiamoci a un allevamento riconosciuto dall’ENCI (Ente Nazionale Cinofili Italiani), o anche a un allevatore privato, assicurandoci però che sia una persona seria.
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Soprattutto per chi è nuovo nel mondo della cinofilia, può non essere sempre semplice distinguere un allevatore da un cagnaro, che non è altro che una persona che alleva cani semplicemente per soldi, non preoccupandosi della loro salute (né quindi dei clienti che poi acquisteranno da lui); un cagnaro importa cani da allevamenti dell’est, o li alleva egli stesso, ma sempre in dubbie condizioni igienico sanitarie, senza i dovuti controlli, e senza riguardi per l’animale, senza quel rapporto cane/uomo che, come si è detto, è fondamentale per la crescita di esemplari equilibrati. Qualche promemoria per orientarsi in questo mondo, però, c’è. Innanzitutto, un allevatore serio non alleva mai troppe razze insieme: allevare una razza di cani richiede studio e dedizione; al massimo si può arrivare ad allevare tre/quattro razze con caratteristiche simili, ma non più di tanto. Per lo stesso discorso, non avrà mai molte fattrici all’opera, ma massimo una decina, se proprio alleva una razza molto diffusa: una cagna incinta richiede di essere seguita, accudita e coccolata, e quindi occuparsi di lei porta via del tempo; avere troppe fattrici all’opera contemporaneamente vuol dire non curarne nessuna a dovere. L’allevatore serio può mostrare, su nostra richiesta, ulteriori accertamenti per quanto riguarda lo stato di salute del cucciolo che andiamo a comprare, soprattutto nell’ambito delle malattie genetiche (molti cagnari non si preoccupano di far fare esami –spesso costosi- alle loro cucciolate). Inoltre, non cede mai cuccioli con meno di 60 giorni d’età, dato che separarli dalla madre e dai fratelli prima di quel tempo è sconsigliatissimo, e inoltre ha cura anche dei propri cani anziani e non più utili a scopo riproduttivo.
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