Pecore e Capre

Sia la capra che la pecora sono stati addomesticati dall'uomo all'incirca 10.000 anni fa, durante l'Età della Pietra, quindi in pieno Mesolitico.

I primi allevamenti di ovini li ritroviamo nell'area compresa a sud del Mar Caspio, fra le steppe che ricoprono la zona che va dalla Turchia fin verso la parte settentrionale della Cina. Le pecore, grazie alla loro adattabilità alle condizioni più estreme sia ambientali che climatiche, hanno così finito per essere degli animali assolutamente necessari sia per le tribù nomadi che per quelle stanziali, per le quali rappresentavano una fonte naturale di proteine, pelli, lana e latte.

La capra, invece, vede la sua prima domesticazione da parte di popoli primitivi presenti nelle zone comprese fra l'Iran, la Siria e la Palestina, che ne iniziarono l'allevamento in seguito al passaggio da gruppi nomadi a gruppi stanziali dediti all'agricoltura e alla cura degli animali. Anche le capre, ... continua


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      prosegui ... , al pari quindi delle pecore, rappresentavano una risorsa non solo alimentare, ma fruibile su più fronti.

      Progenitori degli ovini domestici, ossia degli Ovies Aries, furono con ottime probabilità l'ural, il muflone e l'argali. La capra (Capra Hircus), invece, ha come progenitori le capre selvatiche della zona del Caucaso e dell'Asia Minore.

      La capra si presenta del tutto molto simile alla pecora, avendo quasi un'identica tassonomia ed appartenendo entrambe alla famiglia delle Bovidae, sottofamiglia Caprinae e differendo solo nell'ordine che per le capre è Capra e per le pecore è Ovis. Ad ogni modo si può certamente dire che l'allevamento e la domesticazione di questi due animali fra loro “imparentati” è avvenuta quasi di pari passo.

      La capra ha però nel tempo modificato le proprie caratteristiche morfologiche in seguito proprio alla domesticazione: infatti nel tempo si è assistito ad una progressiva riduzione della dimensione ossea degli arti e soprattutto ad una alterazione della forma delle corna. In realtà le capre con le corna ritorte in origine non erano in maggioranza, mentre dopo le prime fasi dell'allevamento si è assistito ad un progressivo cambiamento delle corna dritte e cosiddette a scimitarra a vantaggio proprio di quelle ritorte. Ad oggi non si conoscono ancora le cause precise di questo mutamento.

      Essendo la capra un ruminante, il suo apparato digerente si presenta piuttosto complesso, contraddistinto da ben tre diversi stomaci aghiandolari (rumine, reticolo e omaso) ed uno ghiandolare (abomaso). Particolarissima la vista, che permette una visione periferica orizzontale, probabilmente conseguenza dell'adattamento di questo animale agli ambienti rocciosi e impervi.Le pecore si contraddistinguono per la taglia piccola e per la loro spiccata indole mansueta: infatti appena nati i cuccioli non pesano più di un chilo e raggiungono una lunghezza di soli venti centimetri. La vita media di una pecora si aggira intorno ai 18 – 19 anni e, durante tutto questo periodo, il cambiamento in termini di peso è assai notevole: se appena nata pesa pochissimo, una pecora adulta raggiunge tranquillamente i 30 kg di peso, mentre nella fase di invecchiamento, quindi a partire dagli 11 anni in poi, può aumentare di peso fino a sfiorare i 40 kg.

      L'età della pecora si può stabilire in modo abbastanza agevole dai denti compresi nell'arcata inferiore: infatti appena nati gli agnelli hanno otto denti da latte provvisori che, man mano che aumenta l'età, si vanno sostituendo con quelli definitivi fino ad arrivare ai quattro anni di età e quindi ad una dentizione permanente finita. A differenza di quella inferiore, la parte superiore dell'arcata dentale è costituita da una formazione ossea continua che non cambia nel corso degli anni.

      Un carattere sicuramente distintivo delle pecore è quello rappresentato dalla lana, il cosiddetto vello, che è stato da sempre uno dei motivi che hanno convinto l'uomo a dedicarsi più attentamente all'allevamento delle pecore: grazie infatti ad un procedimento alquanto laborioso, il vello delle pecore viene trasformato in lana da filare.

      Esistono diversi colori di vello, anche se solitamente è bianco o colori simili e solo occasionalmente lo si trova nocciola. In alcuni casi il vello degli agnelli può essere di colore quasi nero.Sia le capre che le pecore sono animali destinati sia al consumo alimentare, sia alla produzione di latte che di pelli e lana.

      Per quanto riguarda gli animali destinati alla carne e alla produzione del latte, bisogna dire che soprattutto in Italia esistono tantissime specialità gastronomiche regionali realizzate proprio o con la carne o con il latte di questi animali, soprattutto formaggi ed alcuni tipi particolari di yogurt.

      La lana, invece, rappresenta uno dei tessuti naturali più importanti per l'uomo, anche se la selezione operata dagli allevatori ha dato vita a particolari specie capaci di produrre un vello molto pregiato, destinato alla produzione di tessuti caldi e costosi. Le capre d'Angora e la capre Cashmere, allevate prettamente in alcune zone asiatiche, producono due fibre molto famose, chiamate rispettivamente mohair e cashmere. Le pecore, invece, dalla lana pregiata sono quelle Merino, allevate prettamente in Australia e in Spagna, la Lincoln, la Doron e la Disheley Leicester.


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