Acquaterrario per tartarughe

Caratteristiche

L’acquaterrario è una sorta di acquario utilizzato per l’allevamento in cattività delle tartarughe. Si differenzia da un acquario comune per la presenza di un’area emersa, ovvero, di una zona non completamente coperta dall’acqua su cui la tartaruga può riposarsi e stazionare durante il giorno per prendere il sole. Rappresenta una buona alternativa all’allestimento di un laghetto artificiale che richiederebbe molto più spazio rispetto a quello necessario ad una teca in vetro. L’acquaterrario, per poter ospitare al meglio le tartarughe, deve possedere determinati requisiti: primo tra tutti la grandezza. Le dimensioni della vasca, infatti, dipendono dalla grandezza e dal numero di esemplari che è destinata ad ospitare. Al suo interno deve riprodurre il più fedelmente possibile l’habitat naturale della specie e garantirgli la temperatura ottimale attraverso un riscaldatore. Il riscaldatore è una sorta di termostato isolato che viene immerso nell’acqua e che serve per riscaldarla e mantenerne costante la temperatura. Quest’ultima, inoltre, deve essere tenuta sempre sotto controllo attraverso appositi termometri a ventosa che vengono posizionati dentro la teca. All’interno della vasca vanno posizionati anche i filtri, fondamentali per garantire la pulizia dell’acquaterrario ed evitare che le tartarughe vengano attaccate da parassiti o contraggano malattie. I filtri vanno cambiati periodicamente.
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L'area emersa

acquaterrario tartaruga Una parte fondamentale dell’acquaterrario è rappresentata dall’area emersa che deve essere opportunamente attrezzata, poichè è la parte della vasca in cui le tartarughe trascorrono gran parte della loro giornata a prendere il sole oppure a riscaldarsi sotto i raggi UVB delle lampade. Bisogna pensare a creare una rampa per facilitare le tartarughe nella risalita dalla parte sommersa. Al di sopra della parte emersa vengono collocate - a debita distanza per evitare eventuali ustioni- lampade di riscaldamento e neon. Se l’acquario deve ospitare una coppia, allora, si può pensare anche ad una zona sabbiosa dove la femmina possa eventualmente scavare una buca per la deposizione delle uova dopo nel periodo della riproduzione. L’area emersa può essere realizzata con diversi materiali: sughero non trattato, lastre di vetro o plexiglas che possono essere fissate alla vasca in vari modi. La base dell’area emersa, inoltre, può essere ricoperta con sassolini o con un tappetino sintetico. La rampa di risalita, invece, può essere realizzata con radici di mangrovia, con pietre impilate l’una sull’altra, l’importante è che la superficie non risulti scivolosa.

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L'illuminazione

Fattore determinante per la salute delle tartarughe è rappresentato dalla possibilità di esporsi quotidianamente ai raggi del sole. Il calore del sole, infatti, aiuta il metabolismo delle tartarughe e rinforza il loro sistema immunitario. L’esposizione, però, deve essere diretta e non filtrata da vetri per questo è consigliato non chiudere l'acquaterrario con il coperchio. In inverno, quando l’esposizione ai raggi del sole diventa più complicata allora si può sopperire con neon Uvb e Uva che svolgono la stessa funzione dei raggi del sole e non riscaldano eccessivamente l’acqua. Le lampade devono restare accese per almeno 10 ore al giorno e devono essere sostituite dopo circa sei mesi anche se sembrano ancora perfettamente funzionanti. In particolare i raggi Uva hanno la funzione di aumentare l’appetito delle tartarughe e di favorire i comportamenti riproduttivi, mentre i raggi Uvb aiutano a regolare i livelli di vitamina D3 per il corretto fissaggio del calcio delle ossa. Esistono diversi tipi di neon con percentuali di emissioni diverse a seconda delle necessità della specie ospitata nell’acquaterrario.


Acquaterrario per tartarughe: Il riscaldamento

Oltre alla temperatura dell’acqua è importante anche riscaldare l’ambiente interno alla teca al fine di favorire la termoregolazione dell’animale, trattandosi comunque di animali a sangue freddo. A questo scopo si possono utilizzare delle lampadine ‘spot’ che vanno posizionate in un angolo della vasca per creare un’alternanza di temperatura proprio come avviene in natura. Vanno accese in concomitanza con le ore di sole e vanno posizionate a circa 50 centimetri dall’acqua per evitare fenomeni di surriscaldamento. Le lampadine devono essere dotate anche di una griglia di protezione per evitare che le tartarughe possano entrarvi in contatto e ustionarsi. Le lampadine devono restare accese per gran parte del giorno, ma, di notte possono essere spente, perchè le tartarughe dormono in acqua e quindi non serve che la zona emersa sia riscaldata. Per le specie che, invece, dormono all’asciutto si possono utilizzare lampade Infrared che riscaldano l’aria emettendo però una luce rossastra e flebile che non disturba il sonno degli animali. La temperatura da riprodurre all’interno dell’acquario deve essere adatta alla specie che vi abita, ragion per cui occorre informarsi prima sulle esigenze delle singole specie per evitare problemi e disagi agli animali. Di notte è bene riprodurre lievi abbassamenti della temperatura come accade in natura.



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