Oca granaiola

Caratteristiche

L’Oca granaiola, Anser Fabalis, appartiene alla famiglia degli Anatidi ed è caratterizzata da un piumaggio marrone omogeneo su tutto il corpo con penne più chiare ai margini, la testa e il collo sono leggermente più scuri e il becco può variare dal nero all’arancio. La coda è marrone con una evidente fascia bianca. Il petto è bianco crema.Le zampe sono arancioni. Leggermente più piccola dell’oca selvatica, la Granaiola misura in media tra i 66 e gli 84 centimetri per un peso complessivo di circa quattro chili. La specie non presenta dimorfismo sessuale, ma, entrambi i sessi si presentano molto simili ed è molto difficile riuscire a distinguere il maschio dalla femmina. Anche gli esemplari più giovani sono molto simili agli adulti. Tra le ‘Oche grigie’, di cui fanno parte anche l’Oca Lombardella e l’Oca Zamperosa, la Granaiola è quella che raggiunge la maggiori dimensioni. Questa specie presenta in natura due sottospecie: l’Anser Fabalis Fabalis, meglio conosciuta come Oca Granaiola della Taiga e l’Anser Fabalis Rossicus, o Oca Granaiola della Tundra. La prima ha un corpo più tozzo, il becco è quasi completamente arancione con macchie nere sulla punta e il collo e le zampe sono più lunghe. Entrambe hanno dorso, fianchi e ali marroni, ventre chiaro e coda marrone attraversata da un’ampia striscia bianca. Si tratta di una specie gregaria e durante le migrazioni si associa spesso all’Oca Lombardella. Può volare anche per molte ore di seguito senza stancarsi percorrendo lunghe distanze prima di fermarsi per dei brevi riposi. Il volo è rettilineo e veloce e quando sono in gruppo formano la tipica formazione a ‘V’ nel cielo. I richiami dell’oca granaiola sono molto forti e melodiosi. L’oca granaiola è una specie molto sospettosa e quando si avventura alla ricerca del cibo c’è sempre un altro esemplare che funge da sentinella e che da l’allarme al minimo sospetto di pericolo. Non ama la vicinanza all'uomo e tende ad evitare le aree abitate.
Oca granaiola

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Habitat naturale

e distribuzione

La Granaiola è una specie migratrice originaria dell’Europa settentrionale e dell’Asia. Si può trovare nelle regioni scandinave, negli Urali, nella taiga della Siberia occidentale e orientale e nella tundra Russa fino alla penisola del Tajmyr. Nidifica nelle fredde regioni nord europee, tra la Scandinavia e la Russia, e si trasferisce a sud per svernare spingendosi fino al bacino del Mediterraneo. Non è insolito trovare queste oche anche in Italia dove arrivano a svernare nella zona del delta del Po. Il suo habitat naturale è costituito dalle torbiere e dalla tundra. Predilige le aree boscose che circondano paludi, laghi e fiumi. Sverna, invece, nelle zone costiere o in praterie umide e coltivate. Negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, è sempre più raro che si spinga fino al sud per svernare, fermandosi, invece, un po’ più a nord. I periodi di riposo vengono trascorsi in zone palustri , isole o in acqua.

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Riproduzione

Oca granaiola La stagione degli amori per le oche granaiole coincide con l'arrivo della primavera, mentre la deposizione delle uova si ha tra maggio e giugno per garantire ai piccoli temperature e condizioni climatiche più favorevoli con l'arrivo dell'estate. In genere la femmina depone tra le quattro e le sei uova che poi cova da sola, senza l’aiuto del compagno. La gestazione dura circa un mese. Le oche granaiole effettuano un’unica covata ogni anno. I piccoli nascono nudi e ciechi. L’oca granaiola è gregaria per tutto l’anno eccetto che nel periodo della riproduzione, quando le coppie si staccano dal branco per nidificare. I nidi vengono preparati sulla terra ferma, utilizzando delle foglie, del muschio e qualche piuma. Vengono nascosti tra i cespugli nei boschi di betulle, di abeti rossi nei pressi di paludi e corsi d’acqua. Il nido viene posizionato a circa due chilometri dall'acqua in luoghi riparati e leggermente sopraelevate per prevenire casi di allagamento. Nel corso dei primi mesi di vita vengono accuditi da entrambi i genitori. Iniziano a volare dopo circa quaranta giorni dalla nascita.


Oca granaiola: Alimentazione

e conservazione

della specie

L’oca granaiola, come si può immaginare anche dal nome, si ciba prevalentemente di cereali e leguminose che si procura andando a caccia nei boschi che circondano le paludi e i laghi o avventurandosi all’interno di campi coltivati. Per questo motivo tendono a stanziarsi nei pressi di foraggiere e canneti dove la presenza dell’uomo non è eccessivamente invadente. Si tratta essenzialmente di una specie erbivora e la sua dieta è costituita prevalentemente da erbe, muschio, bacche, grano, fagioli, patate e germogli di cereali. Questa specie non compare tra quelle a rischio estinzione in Europa, anche se il loro habitat naturale è costantemente minacciato dall’intervento dell’uomo. Le aree più a rischio sono quelle in cui l’oca granaiola tende a svernare. Attualmente, comunque, si contano circa 125mila coppie tra la Finlandia, la Svezia e la Russia. La specie, inoltre, è minacciata anche dall’attività venatoria. In alcune regioni, tra cui l’Italia, si è reso necessario un intervento per incrementare la popolazione svernante .


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