Cuccioli Cani

Penso proprio che tutti vorremmo avere sempre accanto un piccolo batuffolo che invece di camminare rotola, invece di abbaiare fa versi strani, quando mangia si sporca tutto ed è “così divertente”, che ha sempre voglia di giocare e non si stanca mai… Beh, si potrebbe continuare davvero all’infinito l’elenco di tutte le motivazioni per cui ognuno di noi impiegherebbe un secondo ad adottare un cucciolotto; ma, chissà perché, in quel secondo subito pensiamo a quello che di negativo potrebbe diventare da grande.

Per ovviare a tutti questi inconvenienti basterà instaurare con l’animale un rapporto sano e soprattutto definito fin dai primi momenti. Innanzitutto per poter gestire un cucciolo nel migliore dei modi è necessario che questo sia stato il giusto tempo a contatto con la madre e i suoi fratelli. Quindi sarà corretto adottare un cane dopo almeno due mesi e mezzo dalla sua nascita. L’animale avrà vissuto con la sua famiglia naturale almeno il periodo neonatale, ... continua


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      prosegui ... , quello di transizione e quello di socializzazione. Nel periodo neonatale, che va dalla nascita ai 14 giorni, il cucciolo dipende interamente dalla madre soprattutto per l’assunzione del cibo e per la regolazione della temperatura, in quanto non è autosufficiente. Nel periodo di transizione (dalla II alla III settimana) comincia ad assumere importanza il contatto sociale poiché comincia a rendersi meglio conto di ciò che lo circonda. In questa fase è anche importante il sonno che stimola l’ormone della crescita. Nella fase di socializzazione (dalla III alla XII settimana) il cucciolo prende piena coscienza dell’ambiente che lo circonda. Questa è la fase sensibile per l’imprinting filiale e sessuale, per cui il cucciolo definisce l’appartenenza alla specie. Il contatto con la madre è meno frequente e così comincia il gioco con il resto della cucciolata. Con il gioco impara segnali comportamentali che utilizzerà poi nel corso della vita: quella comunicazione non verbale alla base delle interazioni sociali.

      Il periodo successivo è quello giovanile (dalla XII settimana fino alla maturità sessuale) nel quale il cucciolo diventa completamente indipendente dalla madre. Questa è la fase in cui si stabiliscono le basi per l’apprendimento futuro, ed è in questa fase che può intervenire l’uomo in modo molto graduale.

      La stretta convivenza uomo-animale e gli errori di comunicazione tra queste due specie sono intimamente correlati a quelli che sono i disturbi comportamentali, dall’ansia da separazione, alla paura, fino ad arrivare all’aggressività.