I colubridi raramente superano i due metri di lunghezza. Hanno il corpo tozzo con la testa larga e ben distinta dal corpo. Gli occhi grandi con pupille tonde nelle specie diurne, mentre, in quelle con abitudini crepuscolari la pupilla, invece, è verticale. La maggior parte dei serpenti di questa famiglia sono ovipari e depongono, a seconda della specie, da una fino a 100 uova. I colubridi siciliani non sono velenosi e uccidono le prede per costrizione. I serpenti della famiglia dei Viperidi sono tutti estremamente velenosi. Iniettano il veleno attraverso lunghi e appuntiti denti cavi. Possono misurare da un minimo di 28 centimetri ad un massimo di tre metri a seconda della specie. Si nutrono di mammiferi, uccelli e piccoli vertebrati. La maggior parte degli ofidi di questa famiglia è ovovivipara.
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L’unico serpente velenoso esistente sul territorio siciliano è la vipera aspis, conosciuta anche come aspide. Misura mediamente sui 60 centimetri ed ha abitudini prettamente crepuscolari. Il corpo è tozzo con la testa triangolare e ben distinta, con il muso all’insù e gli occhi grandi con pupilla verticale. La livrea è marrone-rossiccio con una decorazione a zig zag sul dorso. Si tratta di una specie ovovivipara.
E' una specie che si trova nei territori dell'Europa occidentale; produce veleno con apposite ghiandole sistemate nella parte posteriore del palato e lo inietta nel corpo della vittima attraverso i denti, che sono internamente cavi. Amano i terreni assolati e con poca vegetazione e si nutrono di lucertole, uccelli di piccole dimensioni e topi. Il suo veleno è potenzialmente mortale anche per l'uomo, soprattutto nel caso in cui non si intervenga con tempestività una volta che ha colpito.Il colubro giallo-verde deve il suo nome alla particolare colorazione della livrea in cui predomina il nero, con un reticolato sul dorso di colore giallo-verdastro. Vive nelle campagne o in aree vicino a corsi d’acqua. Da adulti superano di poco il metro di lunghezza. E’ una specie diurna che si nutre di rettili, mammiferi e uova d’uccelli. L’unico mezzo di difesa di cui dispone è la fuga. Il colubro di Esculapio, invece, deve il suo nome al dio romano della medicina. E’ caratterizzato da una livrea uniforme di colore giallo-verdastra. Anche questa specie è diurna e si nutre di piccoli vertebrati, roditori e uccelli. Caratteristiche tipiche anche del colubro leopardino. Gli esemplari della coronella austriaca e girondica preferiscono gli habitat della macchia mediterranea dove trovano cibo in abbondanza. Sono ofidi diurni, relativamente piccoli e si nutrono di piccoli mammiferi e roditori. Per finire c’è la Natrice dal collare, che deve il suo nome alla presenza di un collare giallo che spicca su una livrea omogenea verde scuro. Hanno abitudini acquatiche e si nutrono principalmente di anfibi e rane.
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